Se sei uno sportivo ti sarà capitato sicuramente di farti male almeno una volta nella vita e pensare: ho una contrattura, ho fatto uno stiramento, ho fatto uno strappo, ma sai riconoscerli? Vediamo quali sono le differenze.

Contrattura muscolare
La contrattura muscolare è un meccanismo di difesa che attua il nostro corpo quando un muscolo è sollecitato oltre il suo limite fisiologico. L’eccessivo carico che viene percepito come potenzialmente pericoloso dal nostro organismo, innesca un meccanismo che provoca la contrazione involontaria e persistente del muscolo al fine di proteggerlo da possibili lesioni.
Di solito la contrattura muscolare si riconosce dall’aumento involontario del tono muscolare, la rigidità del muscolo apprezzabile al tatto, e il dolore modesto e diffuso lungo tutta l’area muscolare. Dolore che viene evocato alla palpazione sopratutto in alcuni punti precisi (trigger point attivi). Oltre a questi sintomi, si noterà una minor elasticità nei movimenti.
Le cause più frequenti:
- Mancanza di riscaldamento adeguato
- Scarsa preparazione fisica
- Sovraccarico
- Mancanza di coordinazione motoria
- Movimenti bruschi e violenti
- Squilibri posturali
La contrattura muscolare è la lesione più lieve, normalmente si risolve in 3/7 giorni con il massaggio (decontratturante), esercizi di stretching e allungamento, un po di riposo. Applicare qualcosa di caldo è un buon rimedio per alleviare i sintomi e distendere la muscolatura.
La contrattura muscolare non implica lo stop dall’attività sportiva, anche se è consigliabile fermarsi subito e interrompere l’allenamento o la gara per non incorrere in lesioni più serie.
Stiramento muscolare
L’elongazione muscolare, chiamata in gergo “stiramento”, è una lesione considerata intermedia, che si pone tra la contrattura muscolare e lo strappo. Infatti lo stiramento si ha quando le fibre muscolari si allungano oltre la loro normale capacità fisiologica, ma non si rompono, come avviene invece nello strappo.
Il dolore a differenza della contrattura muscolare è acuto. Si avverte una forte fitta subito dopo l’infortunio che peggiora quando si sospende l’attività fisica e il muscolo si raffredda. A volte possono comparire ematomi per la rottura dei capillari.
Se il dolore non è cosi intenso, dipende dall’entità del danno, può essere confuso con una contrattura muscolare, e spesso accade che l’atleta prosegua il suo allenamento esponendosi a danni maggiori. Come per la contrattura muscolare è sempre bene fermarsi, e in questo caso consultare uno specialista che potrà prescrivere esami strumentali (es: ecografia) per valutare la situazione.
L’elongazione ha dei tempi di recupero che variano dalle 2 alle 3 settimane. Per i primi 3 giorni si consiglia di mettere impacchi freddi per circa 15 minuti 3 volte al giorno e riposo assoluto. Un bendaggio compressivo aiuta a limitare le sollecitazioni delle fibre lese e l’eventuale comparsa di ematoma.
Dopo alcuni giorni si potrà eseguire un massaggio leggero per stimolare l’afflusso di sangue e drenare l’edema dell’infiammazione. La ripresa dell’attività sportiva sarà graduale e si dovrà prestare particolare attenzione alla fase di riscaldamento e alla fase di carico, oltre che a quella di stretching.

Strappo
Lo strappo muscolare, o distrazione, consiste nella la rottura di alcune, o più fibre muscolari. Nei casi più gravi vi è la rottura completa di tutte le fibre. Avviene quando si richiede al muscolo uno sforzo eccessivo che non è pronto a fare, uno scatto improvviso, un movimento esplosivo.
Infatti è molto frequente in sport come il sollevamento pesi o nel caso dell’atletica leggera: salto in alto o in lungo e la corsa sprint dei 100 metri.
Lo strappo muscolare è distinto in tre gradi. Nella lesione di primo grado il numero di fibre rotte è modesto, meno del 5%, con un dolore moderato che viene percepito come un leggero fastidio sopratutto durante la fase di contrazione o allungamento. La maggior parte delle persone sarebbe in grado di continuare l’allenamento o la gara senza problemi.
Nella lesione di secondo grado invece il numero di fibre coinvolte dalla rottura è maggiore, il dolore diventa acuto, simile a una fitta che si avverte nell’immediato dopo la contrazione muscolare.

Il dolore dunque è più importante, con difficoltà a compiere il gesto atletico, e può diventare più intenso ogni volta che si tenta di contrarre o allungare il muscolo. Ciò nonostante l’atleta riuscirà a terminare la prestazione sportiva.
La lesione di terzo grado è la più severa e comporta la rottura totale, o parziale di almeno 3/4 delle fibre muscolari. Il dolore è talmente violento che vi è la completa impossibilità al movimento. Ad esempio quando succede nei muscoli degli arti inferiori, l’atleta si accascia a terra immediatamente.
L’alto numero di fibre coinvolte produce una vera e propria lacerazione del ventre muscolare, evidente anche alla palpazione. Si avverte al tatto un vero e proprio scalino, un avvallamento che interrompe di fatto il muscolo.

In seguito a uno strappo muscolare, anche la fitta rete di capillari che irrora il muscolo viene lesionata, producendo uno stravaso ematico che viene evidenziato dalla presenza di un ematoma più o meno esteso a seconda dell’entità della distrazione.
Può insorgere inoltre una contrattura muscolare, che ha la funzione di proteggere le strutture coinvolte nel tentativo di evitare ulteriori lesioni e favorire cosi il recupero.
La prima cosa da fare quando vi è una lesione come lo strappo, più o meno grave che sia, è sospendere immediatamente l’attività sportiva, mettere la parte coinvolta in scarico per non dare tensione al muscolo, applicare un impacco freddo per ridurre l’afflusso di sangue, e affidarsi a un medico specialista che predisporrà degli esami strumentali per valutare l’entità della lesione e deciderà il piano terapeutico più adeguato.
Evitare qualsiasi fonte di calore, pomate o fanghi. Anche il massaggio è controindicato.
Le lesioni di primo grado si risolvono in media in 1-2 settimane con un po di riposo e l’aiuto di qualche farmaco antinfiammatorio e miorilassante (sempre prescritto dal medico). Può essere utile qualche esercizio di stretching leggero in modo da elasticizzare e ridurre la formazione di tessuto cicatriziale.
Quelle di secondo grado hanno tempi di recupero più lunghi, 15-30 giorni, nei quali l’atleta seguirà un piano di riabilitazione graduale.
Nelle lesioni di terzo grado invece può essere necessario l’intervento chirurgico e i tempi di recupero possono essere molto più lunghi.
Prevenzione
Per evitare e ridurre al minimo le probabilità di lesioni muscolari, qual’esse siano, dalla contrattura muscolare allo stiramento o allo strappo, è buona norma seguire delle semplici regole: 1) Effettuare sempre un buon riscaldamento prima di iniziare un’attività fisica intensa.
2) Imparare ad ascoltare il nostro corpo prestando attenzione alle condizioni fisiche del momento senza spingere al 100% per forza a tutti i costi.
3) Inserire una routine di allungamento e mobilità articolare nell’allenamento quotidiano è una pratica molto proficua, che oltre a ridurre la possibilità di infortuni e lesioni, migliora le qualità fisiche e atletiche.

Massaggio sportivo
Il massaggio sportivo è una tecnica che sfrutta i benefici della massoterapia per prevenire gli infortuni e ottimizzare le performance.
Le 3 le tipologie del massaggio sportivo:
- Massaggio pre-gara: viene effettuato subito prima della competizione allo lo scopo di aumentare la circolazione sanguigna e scaldare i muscoli rendendoli più pronti e reattivi.
- Massaggio post-gara: effettuato dopo la gara rilassa i muscoli, favorisce lo smaltimento di scorie e acidi e diminuisce i tempi di recupero muscolare.
- Massaggio di mantenimento: si esegue lontano dall’impegno atletico, almeno 48 ore prima e dopo, scioglie contratture e tensioni muscolari, incrementa le funzionalità dei muscoli e migliora l’elasticità dei tessuti.

Se anche tu sei un atleta o uno sportivo e vuoi prevenire gli infortuni e aumentare le tue performance, o vuoi approfondire la differenza tra contrattura muscolare, stiramento e strappo perché ti sei fatto male e non sai cosa fare, chiamami, posso aiutarti.